E’ la branca della chirurgia plastica che si occupa dei difetti corporei conseguenti a malformazioni congenite, traumi e tumori ed ustioni. In tale ambito sono molteplici le procedure chirurgiche che permettono, oltre alla correzione estetica, il ripristino funzionale di alcune aree.

EPITELIOMI

E’il termine con cui si indicano comunemente i tumori ad origine cutanea. Non è scopo di questo sito fornire una descrizione dettagliata in merito.

Il fattore di rischio maggiore per l’insorgenza di tali neoformazioni è rappresentato dall’esposizione solare, che può generare un danno a livello del DNA di alcune cellule della cute, tra cui melanociti, cellule dello strato basale o cellule connettivali.

I tumori cutanei più frequenti sono il basalioma, lo spinalioma ed il melanoma.

Il basalioma rappresenta la tipologia di neoplasia più frequente, con diversi “istotipi” (tipi istologici); può avere una aggressività solo locale ma non dà in genere metastasi;
Lo spinalioma è una variante di tumore cutaneo più insidiosa in quanto, a differenza dello spinalioma, può diffondere ai linfonodi con più facilità.
Il melanoma ha origine in genere dai melanociti e può dare metastasi a distanza. Molto importante è la diagnosi precoce con epiluminescenza .
Il chirurgo plastico, in caso di insorgenza di tali neoplasie, svolge principalmente un ruolo di ricostruzione della parte che viene asportata a causa del tumore, tramite lembi locali, innesti o lembi microchirurgici.

USTIONI


Si definisce ustione quel processo patologico conseguente all´esposizione ad elevate temperature, ad agenti chimici (come l´acido cloridrico), a congelamenti o folgorazioni. Gli infortuni domestici sono la causa piú frequente di ustione (circa il 60%). Gli anziani ed i bambini sono le persone maggiormente colpite.

Il danno termico a livello cutaneo può assumere diversi livelli di gravità, tali da determinare grosse perdite di sostanza e squilibri idro-elettrolitici.

La gestione si effettua con medicazioni avanzate e, nei casi più gravi, si arriva all’utilizzo di innesti cutanei.

MALFORMAZIONI


Si tratta per lo più di condizioni congenite che generano dismorfie o perdite di sostanza a livello di una o più sedi anatomiche.
Le MALFORMAZIONI MAMMARIE sono la condizione dismorfica di più frequente gestione da parte del chirurgo plastico, ricostruttivo ed estetico

MAMMELLA TUBEROSA


La mammella tuberosa è una anomalia di sviluppo della ghiandola mammaria.

Tale condizione congenita interessa soprattutto i quadranti inferiori della mammella che appaiono svuotati e l’aspetto che ne deriva è irregolare, con la maggior parte della ghiandola che si concentra dietro al capezzolo ed assume una morfologia tubulare.

Questo difetto si evidenzia in età puberale ed è di gestione prettamente chirurgica. La finalità principale dell’intervento chirurgico è quella di rimodellare il parenchima mammario andando a colmare la porzione dei quadranti inferiori ed, allo stesso tempo, di ridurre le dimensioni di areola e capezzolo.

La cicatrice si situa in genere nella parte pigmentata del capezzolo, per cui è poco visibile.

CAPEZZOLO INTROFLESSO


Il capezzolo introflesso può essere bilaterale o monolaterale ed è un’anomalia abbastanza frequente. Nella maggior parte dei casi è di natura congenita, ma può anche essere la conseguenza di processi infiammatori acuti e cronici della ghiandola mammaria.

Il capezzolo introflesso, derivante da un accorciamento e una retrazione dei dotti galattofori, può creare problemi di natura estetica e può interferire anche con l’allattamento.

L’intervento può consistere o in una resezione dei dotti galattofori (che può però pregiudicare l’allattamento) o nell’allestimento di lembi locali.

Tale condizione può essere soggetta a recidive.